E sempre camminiamo sperduti sulle valli. Perdiamo poco a poco il senso del tutto, stretto nelle mani, ne abbandoniamo esausti piccoli pezzi sui rumori dei nostri amori.
È solo pace, mentre mi aggiro intorno a questo luogo di luce perenne, incastrato tra due galassie del tempo tra rocce taglienti e cespugli verde notte.
Il Partenone di Atene dea Parthenos, è un oltre assoluto. Portato in braccio dalle estati e dalle primavere, senza mai possedere inverni né cercare autunni. Oltre le passioni di amanti segreti, oltre gli errori degli uomini, oltre le guerre e le bandiere, oltre i miti schiacciati dall’uomo, oltre il giallo dell’aria, oltre i “ribes luminosi e oscure alghe” di Odisseas Elitis.
Oltre.